Definizione:
L’asindeto (dal greco asyndeton, che significa "non legato) consiste nel togliere le congiunzioni tra parole o frasi (e, ma, o, perché, ecc.) creando in tal modo una sequenza che si basa sulla punteggiatura (come virgole, punto e virgola o due punti) o sulla giustapposizione.
E’ una figura retorica di parola in cui gli elementi vengono messi uno accanto all’altro e serve per rendere il ritmo veloce e incalzante o lento e pacato, a seconda dell’uso.
E’ la figura retorica opposta al polisindeto, in cui le congiunzioni vengono ripetute.
Uso nel linguaggio comune:
L’asindeto è una figura retorica utilizzata anche nel linguaggio comune, serve per accentuare, usando la ripetizione, il significato della parola.
Per esempio:
- Veni, vidi, vici – la celebre frase di Giulio Cesare è un perfetto esempio di asindeto;
- Il buono, il brutto, il cattivo – titolo del film di Sergio Leone;
- Pane, latte, uova, farina – nelle ricette culinarie;
- C’era pioggia, grandine, vento, tempesta – nelle descrizioni.
Esempi letterari di Adynaton:
Gli esempi tratti da testi e poesie famose sono il modo migliore per comprendere pienamente il significato del poliptoto e quando sia da utilizzare.
le cortesie, l’audaci imprese io canto…"
(Ariosto, Orlando Furioso, I, vv.1-2)
(Dante, Divina Commedia, Inferno, Canto V, v. 43)
(Manzoni, I Promessi Sposi, cap.IX)




