Definizione:
Il poliptoto (dal greco polýs = molte e ptõsis = caso: con molti casi) è la ripetizione della stessa radice di una parola ma in forme grammaticali diverse: verbi, nomi, aggettivi.
Il poliptoto è una figura retorica di parola e serve per creare un effetto di enfasi, mostrare i diversi aspetti e le progressioni di un'azione o di un sentimento, rendere più espressivo e incisivo un concetto e dare ritmo.
Uso nel linguaggio comune:
Il poliptoto è una figura retorica utilizzata anche nel linguaggio comune, serve per accentuare, usando la ripetizione, il significato della parola.
Per esempio:
- Chi ama, sarà amato;
- Un amico vero vale più di mille amici falsi;
- Una cosa è dirlo, un’altra è fare le cose;
- Chi giudica sarà giudicato;
- Non ho più voglia di avere voglia (canzone Wonderful world di Zucchero Fornaciari).
Esempi letterari di Adynaton:
Gli esempi tratti da testi e poesie famose sono il modo migliore per comprendere pienamente il significato del poliptoto e quando sia da utilizzare.
"… Io credo, ch’ei credette, ch’io credesse …"."
(Dante, Divina Commedia, Inferno XIII, v. 25)
(Dante, Divina Commedia, Inferno XIII, v. 25)
"...Amor, ch’a nullo amato amar perdona..."
(Dante, Divina Commedia, Inferno V, v. 103)
(Dante, Divina Commedia, Inferno V, v. 103)
"...Essere o non essere ..."
(Shakespeare, Amleto)
(Shakespeare, Amleto)
"...anche lei poteva maritarsi, […] pur che l’avesse voluto, che lo vorrebbe, che lo voleva..."
(Manzoni, I Promessi Sposi, Capitolo IX)
(Manzoni, I Promessi Sposi, Capitolo IX)
"...La supplica non era forse ancor giunta al suo destino, che Gertrude s’era già pentita d’averla sottoscritta. Si pentiva poi d’essersi pentita ..."
(Manzoni, I Promessi Sposi, Capitolo IX)
(Manzoni, I Promessi Sposi, Capitolo IX)
