La memoria del passato
Nella poesia Cigola la carrucola del pozzo, il poeta riflette sul passato e sul ricordo che ci porta a quel passato che, come un lampo, si riaffaccia alla mente per scomparire subito dopo, lasciando una dolorosa scia di vuoto e di solitudine.
TESTO
PARAFRASI
[1] Cigola la carrucola del pozzo,
l'acqua sale alla luce e vi si fonde.
Trema un ricordo nel ricolmo secchio,
nel puro cerchio un'immagine ride.
Accosto il volto ad evanescenti labbri:
si deforma il passato, si fa vecchio,
appartiene ad un altro...
[1] La carrucola del pozzo cigola (onomatopea e anastrofe) quando [il secchio contenente] l’acqua (l'acqua) sale in superficie (l’acqua sale alla luce) e si fonde con la luce (vi si fonde - riflette la luce e riverbera luminosità).
Traspare tremolante un ricordo (Trema un ricordo - anastrofe) nel secchio pieno fino all’orlo (ricolmo secchio), un’immagine sorride nella cornice tonda del secchio (puro cerchio – puro per la limpidezza dell’acqua e quindi anche del ricordo del poeta).
Accosto il viso a labbra che svaniscono subito (evanescenti labbri): l’immagine ricordata si (si… si - polisindeto) deforma (si deforma il passato - non appare con nettezza - anastrofe), fa parte del passato (si fa vecchio), appartiene ad un altro (altro - un altro se stesso che fa parte del passato) …
[8] Ah che già stride
la ruota, ti ridona all'atro fondo,
visione, una distanza ci divide.
[8] Ah di nuovo (già) cigola (stride - onomatopea) la carrucola (ruota), ti riporta (ridona) nel nero (atro fondo - atro è un latinismo) fondo [del pozzo], [o] ricordo (visione - apostrofe), la distanza [del tempo trascorso] ci separa.
Riassunto della poesia
Nell’acqua tremolante contenuta nel secchio portato alla luce dalla profondità di un pozzo il poeta, per un attimo, intravede un volto caro il cui ricordo emerge dalla profondità della memoria. Ma è un’immagine evanescente che si dissolve appena il poeta vi si avvicina e torna nel passato a cui appartiene, così come il secchio del pozzo ritorna al suo atro fondo.
Significato del testo
Montale parte da un’immagine semplice della quotidianità, come è l’attingere dell’acqua da un pozzo, che rivela una valenza simbolica:
- Ricordare è come attingere dal pozzo oscuro della memoria;
- Il ricordo come il secchio risale con grande difficoltà, cigolando.
Ma il passato si rivela dai contorni confusi, deformato e subito lontano perché appartiene a colui che lo ha vissuto e che ora è irrimediabilmente altro.
E’ illusorio cercare di dare consistenza ad un ricordo, la visione della mente sparisce e si avverte il senso del tempo trascorso irrimediabilmente. Tutto è dunque un’illusione, tutto è effimero.
Analisi del testo della poesia
L’andamento circolare della lirica è dato dal cigolio della carrucola ad inizio della poesia (Cigola la carrucola del pozzo) ripreso nella conclusione (già stride / la ruota).
Le quattro frasi che compongono il testo della poesia rappresentano quattro momenti successivi in cui convivono dimensione realistica e dimensione metaforica:
- Prima frase – vv. 1-2: descrizione realistica della situazione attraverso:
- Sensazioni uditive = il cigolio della carrucola;
- Sensazioni visive = l’acqua che si riempie di luce;
- Seconda frase – vv. 3-4: la situazione si sposta in un ambito simbolico. Il secchio d’acqua che sale in superficie è il correlativo oggettivo del ricordo che torna alla memoria;
- Terza frase – vv. 5-7: situazione illusoria. Il poeta si avvicina al volto intravisto nell’acqua illudendosi di poterlo baciare e provoca il suo dissolvimento;
- Quarta frase – vv. 7-9 : presa di coscienza della realtà. Attraverso la metafora del secchio che torna precipitosamente nel fondo del pozzo, il poeta rappresenta lo svanire del passato come irrimediabile.
Il correlativo oggettivo
Montale, come per molte altre liriche della raccolta Ossi di seppia, ricorre alla tecnica del correlativo oggettivo che trova in un oggetto dell’esperienza, in un dato visivo, l’elemento che determina un’emozione significativa nel poeta. La realtà empirica, l’esperienza offrono di continuo questi oggetti che diventano correlativi del soggetto (il poeta), emblemi dei suoi sentimenti e dei suoi pensieri.
Struttura
La poesia è costituita da quattro periodi sintattici (4 frasi ).
Il verso 5 segna il momento di stacco e la divide in due parti:
- nella prima sequenza (vv. 1-4): i primi due periodi, ognuno di due versi, vertono sulla descrizione della risalita del secchio e dell’affiorare del ricordo. I verbi sono alla terza persona singolare;
- La seconda sequenza (vv. 5-10) ogni periodo è di 2,5 versi:
- il quinto verso ha il verbo alla prima persona (accosto) che delinea l’io lirico;
- i versi seguenti vertono sull’evaporare del ricordo;
- Tra i versi 7 e 8 vi è una spezzatura che sottolinea come il passato appartenga ormai ad un’altra sfera dell’esistenza.
Tematiche
Il tema centrale della lirica è la memoria, il passato che riemerge all’improvviso ma di cui è impossibile trattenere il ricordo. Il passato non può essere recuperato perché appartiene ad un altro se stesso, un altro Montale.
È una tematica che Montale svilupperà completamente nella sua produzione poetica successiva che farà parte della raccolta Le Occasioni (1939).
Il mito di Orfeo
La tematica della poesia Cigola la carrucola del pozzo ricorda il celebre episodio del mito di Orfeo:
Orfeo dopo la morte della sua amata, Euridice, va a cercarla nel mondo degli Inferi. Superate varie prove riesce a commuovere Persefone, regina degli Inferi, che gli concede di riavere l’amata soltanto se, durante il tragitto che li avrebbe condotti fuori dall’Ade, egli non si fosse mai voltato a guardarla. Orfeo non rispetta però gli accordi e si volta a guardare Euridice prima del tempo, perdendola così per sempre.
Anche questa poesia di Montale cerca di riportare in vita ciò che è morto, il ricordo della donna amata:
- Il pozzo da cui riemerge l’immagine dell’amata è un luogo sotterraneo e richiama gli inferi;
- Come Orfeo anche il poeta commette un errore, accostando il viso all’immagine nell’acqua, che provoca la scomparsa del ricordo;
- Il ricordo scompare definitivamente nel buio del pozzo così come Euridice ritorna per sempre nel regno degli Inferi.
Analisi metrica
La poesia è composta da nove endecasillabi, di cui uno spezzato in due emistichi, con qualche rima ed assonanze liberamente collocate:
- Rime perfette: ride / stride / divide – secchio / vecchio;
- Rime imperfette: fonde / fondo;
- Rime interne: cigola /carrucola;
- Assonanze: ricordo / ricolmo /volto.
L’attacco della poesia è affidato ad una parola sdrucciola (cigola) che contribuisce a dare un ritmo veloce e orecchiabile al primo verso.
A fine dei versi prevalgono sonorità aspre: pozzo, secchio, labbri, vecchio, stride.
Fugure retoriche
Approfondimento di alcune figure retoriche:
Allitterazioni
- Cigola la carrucola del pozzo, v.1 – l’allitterazione in l
- Trema un ricordo nel ricolmo, v.3 – l’allitterazione in r e c
- Accosto il volto, v.5 – l’allitterazione in o
- La ruota, ti ridona all’atro fondo, v.9 – l’allitterazione in r e o
- Cigola la carrucola…/ l’acqua sale…, vv.1-2, verbo +sostantivo / sostantivo + verbo;
- Trema un ricordo nel ricolmo secchio / nel puro cerchio un’immagine ride, vv.3-4 – nella seconda coppia di parole l’ordine risulta invertito rispetto al primo.
- Si deforma – si fa vecchio – appartiene ad un altro, vv.6-7 - è un climax discendente o anticlimax perché va smorzando l’immagine.
- Cigola la carrucola del pozzo, v.1 – il ricordo riemerge dal fondo della memoria;
- Trema un ricordo, v.3 – l’immagine è tremolante sia per il muoversi dell’acqua sia perché rappresenta un ricordo che, dai contorni incerti, trema nella mente del poeta;
- Si deforma il passato, v.6 – come si deforma il riflesso nel momento in cui Montale sfiora l’acqua, così si deforma il ricordo;
- Ti ridona all’atro fondo, v.8 – ritorna nel fondo della memoria come il secchio torna velocemente nel pozzo;
- Visione, una distanza ci divide, v.9 – la distanza è metafora del tempo passato in cui svanisce il ricordo.
Onomatopee – fanno percepire i suoni della scena
- Cigola la carrucola del pozzo, v.1 – trasmette l’idea del dolore e del lamento;
- Stride / la ruota, vv.8-9 – richiama il cigolio iniziale ma con un suono più violento e sgradevole.