I capelli sono Onde dorate
Marino nel sonetto Donna che si pettina, nota anche con il titolo Onde dorate, descrive un’azione comunissima e quotidiana: l’atto di pettinarsi da parte di una donna.
Questa poesia rappresenta un tipico esempio di letteratura barocca il cui scopo è unicamente di suscitare ammirazione e diletto nella lettura.
TESTO
PARAFRASI
[1] Onde dorate, e l’onde eran capelli,
navicella d’avorio un dì fendea;
una man pur d’avorio la reggea
per questi errori preziosi e quelli;
[1] I capelli erano onde dorate (Onde dorate - metafora), che un giorno un pettine d'avorio stava pettinando (navicella d’avorio un dì fendea – metafora fendea è latinismo); una mano bianca come l'avorio lo reggeva attraverso queste e quelle preziose ciocche di capelli disordinate (errori – latinismo da errare = vagare - metafora).
[5] e, mentre i flutti tremolanti e belli
con drittissimo solco dividea ,
l’òr de le rotte fila Amor cogliea,
per formarne catene a’ suoi rubelli.
[5] e, mentre [il pettine] divide in una riga drittissima le ciocche ondulate e belle (i flutti tremolanti e belli con drittissimo solco dividea - metafora), Amore (Amor - personificazione) raccoglieva (cogliea) l'oro dei fili di capelli spezzati (l’òr de le rotte fila), per formare trecce con cui imprigionare i ribelli (per formarne catene a’ suoi rubelli – metafora – rubelli è un latinismo).
[9] Per l’aureo mar, che rincrespando apria
il procelloso suo biondo tesoro,
agitato il mio core a morte gìa.
[9] Attraverso questa chioma dorata (aureo mar – metafora – aureo è un latinismo), che increspandosi (rincrespando) mostrava (apria) il suo biondo e tempestoso (procelloso – latinismo da procella = battaglia) tesoro, il mio cuore (core - latinismo) agitato andava (gìa - latinismo) incontro alla morte (a morte).
[12] Ricco naufragio, in cui sommerso io moro,
poich’almen fur, ne la tempesta mia,
di diamante lo scoglio e ‘l golfo d’oro!
Tematica
Il tema del sonetto Donna che si pettina è amoroso e riprende tematiche petrarchesche legate all’innamoramento e al sentimento d’amore riformulandole con un’impronta realistica e barocca.
Il sentimento d’amore è reso nella descrizione del gesto quotidiano di una donna che si pettina.
Analisi della poesia
La poesia Donna che si pettina inizia con una metafora marina, resa subito esplicita dallo stesso poeta (l’onde eran capelli) in cui i capelli sono visti come onde del mare, e continua con una catena di metafore con cui il poeta immagina:
- la chioma bionda dell’amata come fosse un mare dorato;
- e l’azione del pettinarsi come il navigare in quel mare.
Nel linguaggio molte immagini si rifanno alla tradizione petrarchesca: dorate, capelli, avorio, man, amore, aureo, biondo, morte, tempesta, diamante.
Anche la descrizione della donna rimanda ad un’immagine, tipica della tradizione lirica:
- di purezza, attraverso la il richiamo al chiarore della sua pelle (man pur d’avorio);
- di bellezza, attraverso i numerosi aggettivi che richiamano la preziosità (dorate, preziosi, or, aureo, biondo, ricco, diamante, oro).
Tuttavia, la donna di Marino non è una donna che rimanda ad una perfezione ideale, non è nessuno di identificabile come nel caso della Laura di Petrarca o della Beatrice di Dante ma è una donna concreta, una donna anonima, ritratta mentre compie il gesto usuale di pettinarsi, non vi è nulla di idealizzato in lei.
Stile barocco della poesia
Per Marino, maggior esponente dello stile barocco, la situazione rappresentata nel sonetto Donna che si pettina è l’occasione per mostrare la sua abilità poetica nel sublimare un’azione così banale come il pettinarsi, con lo scopo di divertire e suscitare emozione in colui che legge, mero pretesto attraverso il quale esibire la propria arte retorica, giocando con infinite variazioni intorno al soggetto scelto, nello specifico la chioma femminile.
Il contenuto viene in subordine alla tecnica e Marino punta tutto sul suo virtuosismo formale per trasformare l’atto di pettinarsi in un gesto sublime.
Marino procede in direzione contraria rispetto e Petrarca, la contemplazione della donna è priva di qualsiasi componente sentimentale e la donna è una semplice immagine bella da desiderare.
Manca passione e partecipazione emotiva, anche quando nella scena si arriva alle immagini del soccombere del poeta nel naufragio amoroso, prevale unicamente il gusto per il gioco metaforico e per l’artificio retorico.
Analisi metrica
Donna che si pettina è un sonetto di 14 versi endecasillabi, ripartiti in 4 strofe con schema: rima ABBA (rima incrociata) nelle quartine, CDC e DCD (rima incatenata) nelle terzine.
Il testo è ricercato, ricco di sinonimi e ridondanze.
Enjambement ai versi: 3-4; 5-6; 9-10.
Dal punto di vista fonico, il suono oro risuona in molti vocaboli, con assonanze costruite sui suoni o e r lungo tutto il sonetto, vedi per es.:
- dorate;
- avorio;
- errori;
- or;
- amor;
- aureo;
- tesoro;
- core;
- moro;
- oro.
Figure retoriche
Approfondimento di alcune figure retoriche:
- Onde dorate, e l’onde eran capelli – v.1 – allitterazione della O;
- per questi errori preziosi e quelli / e, mentre i flutti tremolanti e belli / con drittissimo solco dividea – vv. 4/6 – allitterazione della I;
- Per l’aureo mar, che rincrespando apria – v.9 – allitterazione della R;
- il procelloso suo biondo tesoro – v.10 - allitterazione della S;
- Onde dorate, … / navicella d’avorio un dì fendea - vv.1-2;
- per questi errori preziosi e quelli – v.4;
- mentre i flutti tremolanti e belli / con drittissimo solco dividea - vv.5-6;
- l’òr de le rotte fila Amor cogliea – v.7;
- Per l’aureo mar – v.9;
- agitato il mio core a morte gìa – v.11;
- ne la tempesta mia – v.13;
- di diamante lo scoglio e ‘l golfo d’oro – v.14 – aggettivo + sostantivo / sostantivo + aggettivo;
- Per l’aureo mar… /…/agitato il mio core a morte gìa – vv.9-11;
- io moro, v.12 – esaltazione dell’effetto dell’innamoramento nel poeta;
la metafora è la figura retorica che si ripete più frequentemente in questo sonetto, non si tratta di metafore di contenuto concettuale ma di solo abbellimento retorico delle immagini, metafore che vogliono enfatizzare e meravigliare basate sull’accostamento dell’azione del pettinarsi al navigare in un mare dorato.
- Onde dorate, e l’onde eran capelli / navicella d’avorio un dì fendea, v.1-2 – come indica lo stesso poeta le onde dorate sono i biondi capelli, pettinati con un pettine d’avorio, che il poeta paragona ad una piccola imbarcazione (navicella d’avorio), ;
- per questi errori preziosi e quelli, v.4 – errori da errare in latino, indica strade che attraverso il pettine si aprono nei capelli dorati;
- i flutti tremolanti e belli / con drittissimo solco dividea, vv.5-6 – continua la metafora marina che vede i flutti tremolanti corrispondere alle ciocche ondulate dei capelli;
- per formarne catene a’ suoi rubelli, v.8 - intende dire che Amore lega a sé chi si ribella e non vuole innamorarsi;.
- Per l’aureo mar, v.9 – si riferisce alla chioma bionda dell’amata paragonata ad un mare dorato;
- il procelloso suo biondo tesoro , v.10 – riferimento ai capelli biondi (biondo tesoro) e mossi (procelloso);
- Ricco naufragio , v.12 e ne la tempesta mia, v. 13 – immagini per descrivere il sentimento provato dal poeta di innamoramento visto come un evento che travolge (naufragio) ma in maniera positiva (Ricco) provocando sconvolgimento sentimentale (tempesta);
- di diamante lo scoglio e ‘l golfo d’oro - v.14 – immagini marine riferite all’esperienza amorosa del poeta, impreziosite da termini, diamante e oro, che danno valore e bellezza al suo travaglio. Lo scoglio è il riferimento all’amore non corrisposto che infatti viene definito di diamante, ovvero fatto di un materiale duro e non scalfibile e il golfo d’oro è il riferimento all’intero mare dorato, ovvero alla chioma bionda;
- Ricco naufragio - v.12 – l’aggettivo ricco contrasta con l’immagine drammatica del naufragio;
- Amor - v.7 – personificazione di amor scritto con la A maiuscola;
- lo scoglio e ‘l golfo - v.14 – i due termini vogliono indicare tutto il paesaggio marino e non i due singoli elementi;