ANALISI DIPINTO
Durante il suo soggiorno a Bergamo l’artista Lorenzo Lotto matura l’esperienza di ritrattista, in cui diventa maestro indiscusso.
La grande maestria pittorica di Lotto si rivela nella sua capacità di conciliare la riproduzione fedele del soggetto reale, anche dal punto di vista psicologico, con la raffigurazione di un mondo simbolico ricco di significati nascosti; ne è un esempio questo ritratto di signora.
Il dipinto venne acquistato dalla Contessa Degnamerita Grumelli Albani, una discendente dell’effigiata, nel 1882 per lire 3.300 ed oggi è custodito presso l’Accademia Carrara di Bergamo.
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E' uno dei ritratti più famosi di Lorenzo Lotto in cui l'artista si differenzia nettamente dalla tradizione veneziana del ritratto idealizzato (vedi Tiziano e Palma il Vecchio) e rimane strettamente attinente alla realtà riproducendo un'immagine veritiera del soggetto, soffermandosi su particolari come:
- il viso pieno,
- il naso lungo,
- le labbra sottili,
- un accenno di doppio mento.
Il rebus del nome
Lorenzo Lotto ama inserire nei suoi dipinti immagini criptiche e giochi di parole per coinvolgere lo spettatore in un gioco di pazienza attraverso cui scoprire alcune particolarità.
Il gusto per l’enigmistica di Lotto emerge anche in questo dipinto che nasconde un rebus attraverso il quale è possibile svelare il nome della dama ritratta: nella parte alta a sinistra si intravede la falce = luna, sulla quale appaiono le lettere C e I che unite a LUNA vanno a formare il nome dell’effigiata, LUCINA.

particolare della luna
Descrizione del dipinto
Lucina Brembati era una ricca nobildonna bergamasca. Lo status sociale è da Lotto ben evidenziato dall’abbigliamento e dai gioielli indossati dalla dama che mostrano l’estrazione nobile. Indossa un copricapo rosso a forma di ciambella (capigliara) con grandi perle sull’acconciatura, una collana di perle a torciglione ed un monile con uno strano strumento d’oro attaccato alla catena che poteva essere, o uno stuzzicadenti di lusso, finemente realizzato in oro, oppure un amuleto contro il malocchio.

particolare dei gioielli
Ostenta un numero quasi eccessivo di anelli. Nell'anello all'indice della mano sinistra, attraverso una lente di ingrandimento, è possibile distinguere lo stemma della famiglia Brembati di Bergamo (e questo fornisce allo spettatore l’indicazione del cognome della dama).
L’abito è nero, in velluto, con maniche a sbuffo ed ampia scollatura. Sulla spalla sinistra indossa una pelliccia con una testina di donnola (animale pericoloso), decorata da una catenina dorata come un piccolo guinzaglio. La camicia bianca è ornata da un ricamo di nastri d’oro e motivi a conchiglia e da fiocchetti azzurri.
La fisionomia è precisa, i tratti fini, il viso pieno, le labbra sottili, il lungo naso.
Lo sguardo dimostra sicurezza, orgoglio ed una certa altezzosità.
Lotto si dimostra abile nel descrivere la psicologia del personaggio attraverso questi particolari arrivando a cogliere le minime pieghe della personalità dei soggetti ritratti.
L’ambientazione è notturna, alle spalle della donna vi è un prezioso drappeggio in seta rossa ricamata che incornicia l’immagine, dietro il quale vi è un paesaggio.
Ipotesi della gravidanza
Lotto dipinge la dama che con sguardo dritto e deciso guarda l’osservatore e con la mano destra si tocca il ventre. Forse, secondo alcuni commentatori, ha voluto alludere ad una gravidanza in età avanzata della dama. Se l’ipotesi della gravidanza fosse fondata allora anche la donnola potrebbe essere interpretata come simbolo dei pericoli di un parto tardivo, e il pendaglio a forma di cornetto come un amuleto per proteggersi dai rischi e neutralizzare i presagi negativi. Ma nessun documento ad oggi conferma queste supposizioni.