ANALISI DIPINTO
L’opera Il Cristo giallo è stata dipinta da Paul Gauguin nel 1989 mentre il pittore si trovava nel piccolo villaggio di pescatori di Le Poldu, in Bretagna.
L’artista trova l’ispirazione in un legno policromo dell’artigianato locale visto nella Cappella di Trémalo, poco lontano dal luogo in cui soggiorna.
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Cosa ritrae l'opera
Il soggetto del dipinto Il Cristo giallo è una scena popolare. In Bretagna era frequente trovare nelle campagne grandi crocefissi in legno dove i contadini si fermavano a pregare.
Descrizione:
- tre contadine bretoni, nei loro costumi tradizionali, sono inginocchiate in preghiera ai piedi di un crocifisso;
- un paesaggio collinare è sullo sfondo, appare come una campagna coltivata e abitata;
- al centro della tela campeggia Cristo crocifisso.



Il significato del dipinto Il Cristo giallo
Come nell’opera La visione dopo il sermone, anche in quest’opera il tema è di derivazione religiosa e mostra la forte devozione delle contadine bretoni.
Gauguin non è interessato al messaggio religioso ma usa l’evento sacro in funzione simbolica per evidenziarne l’elemento primordiale, l’intima essenza mistica delle donne in preghiera.
Schema geometrico
Nell’opera Il Cristo giallo Gauguin elimina ogni illusionismo prospettico sia geometrico che cromatico e ritorna alla bidimensionalità.
Lo schema geometrico del dipinto delinea l’asimmetria della composizione:
- le figure delle contadine posizionate a sinistra della diagonale;
- anche il crocifisso, che occupa gran parte della tela, non coincide esattamente con la verticale centrale ma un po’ spostato a sinistra, infatti il margine sinistro della croce è in corrispondenza della mezzeria della tela.

Perchè il Cristo è giallo?
I colori sono innaturali, uniformi e senza grandi variazioni tonali:
- il paesaggio è molto semplificato, schematizzato, le colline sono gialle;
- le chiome degli alberi sono di un rosso fiammeggiante;
- Anche il Cristo è dipinto in maniera molto essenziale, è giallo, contornato con linee nere o verdi.
I colori non sono conformi al vero, infatti le chiome rosse degli alberi potrebbero far pensare all’autunno ma ciò è in contraddizione con il giallo dei prati che ricorda il grano maturo e quindi rimanda alla stagione estiva, ma a Gauguin non interessa la corrispondenza naturalistica oggettiva perché è orientato invece a sottolineare la valenza simbolica:
- Il Cristo in croce evoca la sofferenza e il giallo, colore del grano che nel mondo cattolico indica il ciclo di vita (nasce, germoglia, cresce e poi muore) allude alla vita dell’uomo;
- Da notare che Gauguin ha dato al volto di Cristo lineamenti simili ai propri, creando così una corrispondenza tra il dolore di Cristo e quello esistenziale dell’uomo;
- Gauguin ha dato una cromia simile sia a Cristo che al paesaggio, entrambi gialli pur in tonalità diverse, ciò può indicare che le donne in preghiera provano un uguale sentimento di fede per il dio-uomo e per la propria terra.


Influenze
Il dipinto nell’usare i contorni marcati e le campiture piatte di colore rivela l’influenza delle tecniche usate in alcune lavorazioni artistiche medievali:
- le vetrate medievali: riproduce l’effetto dei listelli di piombo che contornano in maniera marcata i vetri brillanti attraverso le campiture piatte di colore e l’uso della linea di contorno;
- gli smalti cloisonné dell’oreficeria medievale: altra fonte di ispirazione sono i gioielli smaltati in cui una lamina d’oro o d’argento componeva il disegno, la struttura, e le cui parti vuote venivano riempite con smalto fuso.
Il sintetismo
Il dipinto è una testimonianza del percorso primitivista intrapreso in quegli anni dall’artista alla ricerca delle radici incontaminate e della spiritualità primordiale dell’uomo, attraverso l’adozione di uno stile tutto personale di orientamento simbolista. Questo stile è il sintetismo i cui elementi fondamentali sono:
- Antinaturalismo;
- Essenzialità;
- Semplificazione delle forme;
- Bidimensionalità.