ANALISI DIPINTO
L’opera L’onda è un paesaggio marino che vuole rappresentare la forza incontenibile ed energica del mare. Lo sguardo di Gauguin è teso a cogliere l’elemento primordiale e potente delle acque che si infrangono schiumando sugli scogli e si riversano sulla spiaggia.
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Cosa ritrae l'opera
L’onda ritrae un tratto di mare che ribolle di onde che, con fragore, si frangono su alcuni scogli e sulla spiaggia. E’ uno spettacolo in cui la potenza della natura si manifesta e che l’artista riproduce attraverso:
- Una bianca schiuma sfrangiata che lambisce gli scogli;
- Ampie curve che disegnano i movimenti dell’acqua e i suoi gorghi spiraliformi;
- La fuga di due piccole figure in alto a destra, due bagnanti che nei loro costumi da bagno vittoriani corrono veloci per non essere travolte dall’onda in arrivo.



I colori e i significati
Gauguin elimina le sfumature ed i colori sono dati attraverso ampie campiture piatte e contornati da linee scure.
Non sono colori naturali e neppure tinte delicate, sono colori forti e decisi:
- la spiaggia è rossa: colpisce l’occhio dell’osservatore questa spiaggia che invece di una normale tonalità sabbia è di un rosso vermiglio, assolutamente innaturale, ma che evoca il calore vitale della terra madre;
- l’acqua è di vari colori: sulle onde impetuose e schiumose del mare si rifrange la luce solare con un effetto cromatico prismatico nelle tonalità del viola pallido, blu, verde e giallo e rappresenta l’espressione dell’energia grezza del mare;
- le figure umane sono due piccole macchie scure: appaiono come entità minuscole e impotenti contro la forza della natura e rimandano al rapporto tra umanità e mondo naturale.
I colori innaturali hanno lo scopo di proiettare l’opera in una dimensione visionaria e trascendente la realtà. Gauguin mira ad una rappresentazione antinaturalistica e tendente all’astrazione, perché interessato a rappresentare le cose in maniera emozionale, come le sente nel suo intimo, e non come oggettivamente le vede nella realtà.
L’artista scriveva, proprio nell’anno in cui ha realizzato L’onda (1888), all’amico Claude-Emile Schuffenecker, anch’egli pittore: “Non copiare troppo la natura. L’arte è un’astrazione; mentre sogni in mezzo alla natura, estrapola da essa l’arte e concentrati su ciò che creerai di conseguenza”.
Le caratteristiche stilistiche
Antinaturalismo, soggettivismo e primitivismo caratterizzano quest’opera e ne fanno un esempio del nuovo stile tutto personale di Gauguin.
Le leggi della prospettiva vengono eluse, Gauguin, come in altre sue opere, ricorre ad un punto di vista dall’alto che mostra una profondità di tipo verticale, come se si osservasse il soggetto con un drone. Nel paesaggio di Gauguin manca ciò che è usuale nel tradizionale formato paesaggistico: l’immagine di un’ampia distesa che termina su un orizzonte.
L’effetto della corrente marina viene reso attraverso pennellate lineari che disegnano gorghi, mulinelli e movimenti dell’acqua tra gli scogli e la battigia.
Le onde schiumose e sfrangiate che scorrono lungo gli scogli sono orlate da una sottile linea scura e disposte seguendo le diagonali della tela.
Le figure dei due nuotatori in ritirata contribuiscono a dare una misura di grandezza agli scogli emergenti dall’acqua, senza la loro presenza infatti sarebbe impossibile sapere se le rocce scure nell'acqua sono piccoli ciottoli frastagliati o, come si scopre, enormi affioramenti visti dall'alto.

Influenze
Il dipinto risente dell’influenza della pittura giapponese, all’epoca molto in voga grazie alle numerose stampe a colori che circolavano in Europa.
In particolare, Gauguin in questo dipinto mostra la sua sensibilità verso le opere di Utagawa Hiroshige, rintracciabile in diverse caratteristiche del dipinto:
- L’audace punto di vista dall’alto;
- L’asse diagonale della composizione;
- l’incresparsi delle onde;
- i gorghi a forma di spirale.
Anche nella scelta del titolo Gauguin rivela la sua fascinazione per il japonisme, ispirandosi a La grande onda di Kanagawa, xilografia a colori di Hokusai, già famosa all’epoca. In prestito da alcune stampe di Hokusai sono prese anche le onde dall’increspatura schiumante e le minuscole figure sulla spiaggia.

da Naruto ad Avva
di Hiroshige (particolare)

di Hokusai (particolare)
Curiosità sul dipinto
Gauguin dipinge L’onda durante il suo secondo soggiorno in Bretagna, a Pont-Aven, nel periodo che va da fine gennaio a ottobre 1888.
Il luogo ritratto si trova vicino a una piccola località di pescatori, Le Pouldu e gli viene suggerito dal Capitano Yves-Marie Jacob, capo della dogana, con cui Gauguin strinse amicizia.
Gauguin per fare le bozze del dipinto trova un punto di osservazione ideale posto in cima ad una alta e ripida scogliera, cosa che gli permette la visione dall’alto.
Per poter estendere l’effetto diagonale delle rocce aggiunge un terzo scoglio ai due realmente esistenti (si tratta della terza roccia in alto a sinistra).
Il dipinto viene messo all’asta nel 1891 (l’asta all’Hotel Drouot di Parigi che Gauguin organizza per poter finanziare la sua nuova partenza verso i mari del sud) e viene acquistato dal mercante Jules Chavasse.
Nel 1966, dopo vari passaggi di proprietà, viene acquistato da Peggy e David Rockefeller.