Naturalismo e verismo derivano dalla corrente di pensiero del realismo che aspira a rappresentare la realtà così com’è: la letteratura deve essere specchio della realtà.
Il realismo si contrappone all’idealismo che è alla base della letteratura romantica.
Naturalismo e verismo presentano aspetti comuni e aspetti differenti.
Aspetti in comune
- Materialismo e antiromanticismo: rifiuto della letteratura romantica perché basata su fantasia e sentimento anziché sull’analisi rigorosa della realtà oggettiva;
- La tecnica narrativa deve essere oggettiva e distaccata, lo scrittore deve essere impersonale, limitarsi ad essere voce narrante ed a produrre un testo neutrale. Il narratore indaga la realtà umana con scrupolo scientifico e in ottica positivista (tenendo conto dei fattori ambientali, storici ed ereditari), così come lo scienziato indaga la natura;
- L’autore-narratore quindi non interviene nella narrazione, non esprime una propria opinione e una propria visione del mondo ma unicamente il punto di vista dei personaggi e una visione del mondo che deriva dal mondo rappresentato;
- Punto di vista del narratore: Il narratore rappresenta la realtà attraverso le azioni e le parole dei personaggi, in modo tale che la vicenda si sviluppi autonomamente e l’opera sembri farsi da sé. Il punto di vista da cui i fatti sono narrati non è più quello del narratore, ma quello dei personaggi che vivono i fatti stessi.
- Uso frequente del discorso indiretto libero, che consente di assumere il punto di vista dei protagonisti e rappresentare i loro pensieri;
- Rappresentazione di spaccati di vita quotidiana di una realtà sociale contemporanea.
- I personaggi vengono resi, non con la loro puntuale descrizione fisica, ma attraverso i gesti, i comportamenti che li caratterizzano e la riproduzione accurata dell’ambiente in cui vivono, senza alcun commento.
Il verismo accoglie in parte le suggestioni del naturalismo e i due movimenti letterari si differenziano per i seguenti aspetti:
Scheda differenze tra Naturalismo e Verismo
NATURALISMO
(Francia - 1865)
VERISMO
(Italia - 1878)
Massimo rappresentante
Emile Zola
Massimo rappresentante
Giovanni Verga
Manifesto teorico
prefazione al romanzo La fortune des Rougon (in italiano La fortuna dei Rougon)
Manifesto teorico
prefazione alla novella L’amante di Gramigna (che fa parte della raccolta Vita dei campi)
Metodo dell’impersonalità
Impersonalità vista come distacco dalla materia analizzata, il narratore fa una analisi oggettiva, fredda e scientifica delle vicende rimanendo del tutto assente dalla sua opera.
L’opera narrativa si trasforma in referto medico o in una analisi sociologica.
Metodo dell’impersonalità
Impersonalità intesa come espediente formale, che permette al narratore di eclissarsi per presentare al lettore la testimonianza fedele della realtà non filtrata dal giudizio dello scrittore.
La narrazione verista non arriva mai ad essere un’analisi fredda e distaccata di tipo scientifico
ma rappresenta un documento umano.
Realtà rappresentata
ambito cittadino metropolitano.
Rappresenta i ceti popolari dell’ambiente borghese e proletario, sullo sfondo cittadino di una metropoli moderna come Parigi ed i suoi aspetti patologici di decadenza e corruzione.
Si tratta di una realtà dinamica dove si registra un forte sviluppo economico.
Realtà rappresentata
ambito regionale e locale. Rappresenta le condizioni di vita dei ceti popolari del meridione d’Italia (in particolare la Sicilia) - pastori, contadini e pescatori - della seconda metà dell’800. Si tratta di una realtà arretrata e statica, oppressa da una miseria secolare, sia economica che culturale e da problemi legati alla sopravvivenza di tradizioni arcaiche.
Atteggiamento nei confronti della scienza
Fiducia nella scienza e nella sua applicabilità alla letteratura: il romanziere è come uno scienziato.
Il campo di indagine dello scrittore è rappresentato dallo studio dei meccanismi fisiologici e sociali che muovono il comportamento umano, influenzato da precisi fattori quali: momento storico, ambiente sociale ed ereditarietà.
Atteggiamento nei confronti della scienza
Atteggiamento critico nei confronti del progresso e della scienza.
Il metodo naturalista è accolto come strumento d’indagine ma il romanziere non è uno scienziato e, più che elaborare teorie scientifiche, è interessato ad indagare la “verità” delle passioni umane.
Ottimismo
Visione ottimistica legata alla fiducia nel progresso ed allo sviluppo di una moderna società urbana e industriale che pur se percorsa da tensioni drammatiche è destinata ad evolvere
Pessimismo
Visione pessimistica legata alla sfiducia nel progresso. Il cambiamento legato alla modernizzazione porta drammaticamente ad un peggioramento delle condizioni di vita dei ceti più bassi, destinati a restare travolti dal progresso, chi tenta di progredire è destinato ad essere vinto dal mondo, meglio optare per il conservatorismo (ideale dell’ostrica: l’ostrica se abbandona il suo scoglio subisce l’assalto dei pesci).
Funzione del romanzo
Il romanzo può svolgere una funzione di denuncia e contribuire a migliorare la società correggendo le ingiustizie.
L’obiettivo del romanzo naturalista è di raggiungere una verità assoluta, anche attraverso accurate ricerche documentarie, in tal modo il romanzo può contribuire al progresso e al miglioramento delle condizioni dell’umanità.
Funzione del romanzo
Il romanzo ha un’indiretta funzione di denuncia nel mostrare le conseguenze negative del progresso su determinati ceti sociali, destinati a soccombere. Il romanzo non può contribuire alla illusoria pretesa di migliorare la società.
Linguaggio
Sul piano stilistico/linguistico lo scrittore utilizza un registro semplice ma corretto, nei canoni della tradizione letteraria, non fa ricorso ad un linguaggio di tipo dialettale o gergale.
Linguaggio
Sul piano stilistico/linguistico rifiuta la lingua della tradizione letteraria, il linguaggio deve essere spontaneo e naturale e deve riprodurre la lingua stessa dei personaggi utilizzando i modi gergali e dialettali dei ceti rappresentati.