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Battesimo di Cristo

Piero della Francesca

(Tempera su tavola, 1440/45 ca., 167x 116 cm.)

· Pubblicato ·
Battesimo di Cristo dipinto di Piero della francesca
Battesimo di Cristo
opera conservata presso la National Gallery di Londra
Fonte immagine: Wikimedia

Sintesi

Dipinto: Battesimo di Cristo
Artista: Piero della Francesca
Periodo: 1440/45 ca
Dimensioni: 167×116 cm
Tecnica: Tempera su tavola
Corrente artistica: Rinascimento
Collezione: National Gallery - Londra

ANALISI DIPINTO


Il Battesimo di Cristo è una delle poche opere superstiti di Piero della Francesca, la datazione esatta è incerta ma è sicuramente un’opera giovanile.
In origine rappresentava la parte centrale di un trittico. La pala prevedeva infatti due pannelli laterali ed uno alla base (predella) la cui realizzazione venne affidata intorno al 1460 a Matteo di Giovanni, pittore nativo, come Piero della Francesca, di Borgo Sansepolcro.  
Il dipinto ha dimensioni importanti ed è custodito dal 1861, dopo aver avuto diversi passaggi di mano, alla National Gallery di Londra.




 

Schema compositivo

Il Battesimo di Cristo di Piero della Francesca è una tavola molto studiata in base a principi matematici, come rivela la sua ordinata struttura, in cui si possono individuare varie figure geometriche:

  • QUADRATO: Buona parte della composizione si può iscrivere in un quadrato (forma perfetta del razionale e quindi dell’uomo) a sua volta tripartito. Un quadrato minore è iscrivibile nel quadrato più grande. L’incontro delle diagonali coincide con l’ombelico di Cristo;
  • TRIANGOLO: La parte centrale è dominata dalla figura di Gesù, il protagonista, che sta sull’asse di simmetria e può essere inserito in un triangolo equilatero (simbolo della Trinità) il cui vertice inferiore coincide con il piede di Cristo mentre il suo centro corrisponde alle mani giunte;
  • CERCHIO: La parte superiore è inseribile in un cerchio (figura perfetta del divino e della natura) la cui diagonale passa esattamente sulle ali della colomba.

Piero della Francesca usa la geometria per amplificare la scena sacra, conferendo armonia visiva all’immagine realizzata in base a proporzioni auree.

L’intento di Piero della Francesca è di far coincidere nell’opera la perfezione umana e quella divina.



schema compositivo del dipinto Battesimo di Cristo
Lo schema compositivo del Battesimo di Cristo


 

La prospettiva

L’artista aderisce alle regole della prospettiva dipingendo i soggetti in proporzione, in modo che vengano visti come nella realtà. Egli enfatizza la profondità del paesaggio e l’armonia delle figure mostrando:

  • I vari personaggi che accuratamente sono posti uno dietro l'altro diventano gradualmente sempre più piccoli;
  • La stradina tortuosa percorsa dai monaci orientali;
  • il fiume che serpeggia lontano con sinuosità e riflette il cielo e la natura circostante.


 

COSA RITRAE L'OPERA


La scena descrive l’episodio evangelico della cerimonia del battesimo di Gesù, così come viene raccontato nel Vangelo in Matteo 3, 16: “E Gesù, appena fu battezzato, uscì fuori dall’acqua; ed ecco i cieli gli si aprirono, ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui.”



Il protagonista

Il protagonista è Gesù, figura centrale della rappresentazione, che viene mostrato frontalmente, con le mani giunte e gli occhi che, umili, guardano verso il basso.


Il corpo ha un aspetto scultoreo, pallidissimo e immobile, viene raffigurato con:

  • la gamba sinistra che sostiene il peso;
  • la gamba destra che viene rappresentata leggermente arretrata e piegata.

Sopra la testa di Gesù vi è la ciotola con cui viene battezzato e la colomba che sono allineati sulla stessa direttrice delle mani in preghiera di Gesù. La linea verticale formata da questi tre elementi viene enfatizzata dal tronco pallido dell’albero a sinistra che procede in parallelo.



Battesimo di Cristo - dipinto di Piero della Francesca - particolare della linea verticale su cui si allineano la colomba, la ciotola e le mani giunte particolare della linea verticale


Gli angeli

Battesimo di Cristo - dipinto di Piero della Francesca - particolare degli angeli Particolare degli angeli

Lateralmente, a sinistra del dipinto, tre angeli dalle vesti e dalle ali colorate assistono al battesimo, sulla testa indossano delle coroncine:

  • due angeli guardano verso Gesù;
  • il terzo appoggia amabilmente la mano sulla spalla del compagno e guarda verso l’osservatore quasi a volerlo coinvolgere nell’avvenimento.

L'albero

L’alto fusto dell’albero sulla sinistra cattura l’attenzione dell’osservatore, ricorda una colonna, il tronco pallido è dipinto dello stesso bianco del corpo di Cristo.


La posizione non è casuale ma realizzata in base ad una logica precisa che vede il verticalismo dell’albero controbilanciare la posa di San Giovanni.



San Giovanni Battista

Lateralmente a destra del dipinto, San Giovanni Battista, in primo piano, versa sulla testa di Cristo una piccola ciotola d'acqua, è possibile scorgere l'acqua gocciolare sui capelli e sulla fronte.


L’artista dipinge San Giovanni con un atteggiamento che rivela una certa ritrosia, riferibile al fatto che, in base al Vangelo, quando Cristo andò da Giovanni chiedendo di essere battezzato, quest'ultimo inizialmente rifiutò, ritenendo che in quanto Figlio di Dio, Cristo fosse già senza peccato, ma l'insistenza di Cristo, manifestazione della sua umanità e umiltà, lo convinse infine a battezzarlo.


Sopra la testa di Gesù vi è la ciotola con cui viene battezzato e la colomba che sono allineati sulla stessa direttrice delle mani in preghiera di Gesù. La linea verticale formata da questi tre elementi viene enfatizzata dal tronco pallido dell’albero a sinistra che procede in parallelo.



Battesimo di Cristo - dipinto di Piero della Francesca - particolare San Giovanni che battezza Cristo San Giovanni battezza Gesù


Altri personaggi

Oltre ai personaggi in primo piano è possibile distinguere:


Lateralmente a destra, in secondo piano, un uomo si china ripreso nell’atto di togliersi la tunica per ricevere il battesimo, anche lui è di un bianco marmoreo.


Sullo sfondo si stagliano le figure di personaggi con copricapi orientali che camminano lungo una stradina tortuosa, probabili monaci bizantini, uno di loro indica la colomba.






PAESAGGIO

Sullo sfondo c’è un paesaggio dipinto minuziosamente, aspetto che ricorda i paesaggi fiamminghi. C’è il profilo di colli bruni e il corso d’acqua di un fiume, in cui si specchia l’azzurro del cielo e il paesaggio.
Il cielo è chiaro con poche nuvolette sottili e parallele al piano della terra.
Stranamente, il fiume smette di scorrere ai piedi di Cristo, al posto dell’acqua vi sono solo i ciottoli del letto del fiume in primo piano nel dipinto. Ciò è dovuto al fatto che il Figlio di Dio non può essere riflesso e duplicato, è unico.
Inoltre, alcuni studiosi ipotizzano che l’artista abbia voluto, con questo artificio, invitare lo spettatore a immaginare di trovarsi direttamente nel fiume e guardando dalla sua prospettiva vedere attraverso l'acqua limpida il fondo di ciottoli.
Il luogo in cui si svolge il battesimo dovrebbe essere la Galilea, in particolare la valle del Giordano ma Piero Della Francesca ricontestualizza l’episodio evangelico ambientandolo in un paesaggio a lui familiare, vale a dire la zona dove l’artista viveva (San Sepolcro).
Lo scenario infatti è tipico umbro-toscano e rappresenta probabilmente la Valle di Nocea bagnata dal Tevere con la cittadina turrita di Borgo Sansepolcro sullo sfondo.






SIMBOLI

Nel Battesimo di Cristo ci sono vari simboli:

  • La colomba rappresenta lo spirito santo. Piero della Francesca la dipinge come se volasse fuori dal quadro verso gli spettatori;
  • Gli angeli sono simbolo di pacificazione e metafora del Concilio di Firenze, che aveva ricucito lo strappo del Grande Scisma del 1504, riaffermando il Dogma della Trinità, infatti:
    • I due angeli che indossano le coroncine di rose e di ulivo e si tengono per mano, rappresentano l’allegoria delle due Chiese, quella Greca (d’Oriente) e quella Latina (d’Occidente);
    • il terzo angelo è vestito di rosso, bianco e blu, i colori della Trinità, e compie con il palmo della mano un gesto di riconciliazione simbolica tra le due Chiese.
  • L’albero rigoglioso in primo piano è simbolo della vita che si rigenera, mentre l’albero alle spalle dell’uomo che si sta spogliando, dai rami secchi rappresenta coloro che non ricevono il battesimo e dunque non possono dare frutti;
  • Il fiume è simbolo del divino in terra portato dalle acque del fiume, acque che lavano le anime dal peccato.


ATMOSFERA E LUCE

L’atmosfera è congelata, immobile, a significare che è un istante bloccato nel tempo, l’istante della perfezione, quando Gesù viene consacrato come figlio di Dio.

Anche i personaggi appaiono immobili e inespressivi, gli incarnati bianco avorio danno ulteriore idea di freddezza. L’inespressività è legata alla considerazione che le espressioni del volto rappresentano i sentimenti, ma i sentimenti sono transitori, legati a situazioni troppo terrene e momentanee invece l’artista vuole cogliere un momento immortale, assoluto, non transitorio ma eterno.

I colori si alternano con grande equilibrio: tinte calde e tinte fredde.

Non vi sono forti chiaroscuri, la luce che proviene dall’alto pervade la scena in maniera omogenea con colori che conferiscono chiarezza cristallina.



I COMMITTENTI E LE INFLUENZE

Il dipinto venne commissionato dall’ordine dei Monaci benedettini Camaldolesi (monaci trinitari) per la piccola cappella dedicata a San Giovanni Battista nella Chiesa di Santa Maria della Pieve della città natale di Piero della Francesca, Borgo Sansepolcro.

In quest’opera emergono le influenze:

  • di Domenico Veneziano e del Beato Angelico, per quanto riguarda lo studio della luce e nell’utilizzo di tenui colori pastello quasi privi di ombre;
  • di Niccolò Cusano per la particolarità della costruzione geometrica.





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