ANALISI DIPINTO
La lezione d’anatomia del dottor Tulp, è un dipinto di grande formato, 169,5 cm. di altezza per 216,5 di larghezza, realizzato con colori a olio dall’artista olandese Rembrandt.
La Corporazione Gilda (associazione corporativa medievale, caratteristica dei paesi europei del Nord) dei chirurghi di Amsterdam commissionò l’opera a Rembrandt, all’epoca ventiseienne, per ricordare la lezione tenuta pubblicamente dal dottor Nicolas Tulp (1593-1674), primo anatomista, sulla autopsia del braccio del cadavere di un giustiziato.
L’opera è rimasta esposta nella sala di anatomia della confraternita dei Chirurghi fino al 1828, poi venne acquistata da Guglielmo I d’Orange re d’Olanda per la sua collezione privata.
Oggi la tela è conservata nel museo Mauritshuis de L’Aja.
Indice degli argomenti:
Ritratto di gruppo
Rembrandt si riallaccia al genere del ritratto di gruppo, a quei tempi, molto diffuso nei Paesi Bassi.
Rispetto alla tradizione di questo genere che vede convenzionalmente i personaggi allineati in posa statica davanti all’osservatore, Rembrandt con “La lezione d’anatomia del dottor Tulp” introduce la novità di ritrarre i soggetti in azione nello svolgimento della loro professione e la sua modernità consiste nella naturalezza con cui raffigura i personaggi colti in pose naturali nell’immediatezza del movimento.
Descrizione del dipinto
Frontespizio De humani corporis fabrica
La disposizione del cadavere e delle figure ricordano quelle del testo scientifico di Andrea Vesalio “De humani corporis fabrica” del 1543 a cui probabilmente Rembrandt ha fatto riferimento.
La lezione d’anatomia del dottor Tulp, rappresenta sette personaggi intenti ad seguire la lezione del dottor Tulp, il quale mostra, nella parte sezionata del braccio sinistro, da cui emergono tutti i particolari anatomici, come i tendini permettono la flessione delle dita, e mentre spiega mima i movimenti della mano e mostra le dita della propria mano piegate per evidenziare l’effetto prodotto.
L’abbigliamento elegante del dottor Tulp ed il largo cappello che indossa denotano la sua importanza nell’ambito accademico.
Sulla destra in basso, ai piedi del cadavere, vi è un leggio su cui è aperto un grande volume da consultare.
Non viene dato alcun rilievo allo sfondo dell’opera in cui si intravede appena un grande arco oltre il quale si trova una parete.
La luce e lo spazio
La luce illumina gli elementi più significativi del dipinto di Rembrandt con grande forza realistica. Infatti la maggiore quantità di luce si focalizza sul cadavere.
I volti dei vari personaggi, perfettamente riconoscibili, sono messi in evidenza dalle bianche gorgiere mentre il resto dei particolari poco significativi si perdono nell’oscurità.
L’atmosfera è suggestiva e drammatica.
Nella Lezione d’anatomia del dottor Tulp, non è la successione dei piani a dare l’idea dello spazio quanto piuttosto l’intersecarsi delle direzioni, come quelle date dalla disposizione del cadavere o date dalle linee tracciate dalla direzione degli sguardi.
Il limite spaziale è reso da 3 elementi:
- La figura sulla sinistra;
- Il libro aperto sulla destra;
- L’arco della parete sullo sfondo.
E’ grazie a questi 3 elementi che Rembrandt dà stabilità allo spazio in cui evidenzia il dinamismo dei gesti.
Dinamismo e profondità
Il rischio di incorrere nell’effetto statico frequente nelle composizioni dei quadri di gruppi di persone viene, nella Lezione d’anatomia del dottor Tulp, evitato da Rembrandt ritraendo i medici disposti intorno al tavolo anatomico in una posa naturale e spontanea, con un’espressione di partecipazione attenta.
Rembrandt studia ogni personaggio e ne individua la personalità riproducendola nei singoli atteggiamenti di ognuno, superando così il rischio della monotonia della ufficialità.
L’unico punto fermo dell’immagine riprodotta dal dipinto è rappresentato dalla figura del Dottor Tulp i cui gesti appaiono misurati.
L’immagine è asimmetrica, con la collocazione della figura del dottore fuori centro, sulla destra del quadro, ma perfettamente bilanciata. La posizione delle mani aiuta a dare il senso esatto della profondità della scena.
Anche la disposizione dei 5 medici sul fondo che assistono alla lezione, disposti a piramide, contribuisce a dare profondità.