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Jan Van Eyck

Pittore fiammingo

(Maaseik 1390/1400 – Bruges 1441)

vita e opere

· Pubblicato ·

presunto autoritratto di Jan Van Eyck pittore fiammingo
Presunto autoritratto di Jan Van Eyck - 1433
Fonte: wikipedia

Sintesi

Artista: Jan Van Eyck
Professione: Pittore di corte
Periodo: XV secolo
Anno di nascita: 1390/1400
Luogo di nascita: Maaseik
Anno di morte: 1441
Luogo morte: Bruges
Coniuge: Margaretha Van Eyck
Motivo morte: Sconosciuta
Corrente artistica: Rinascimento fiammingo

Jan Van Eyck è il più importante dei pittori fiamminghi, l’artista che ha aperto la strada alle forme più avanzate della pittura europea del XV secolo attraverso l’innovazione della pittura ad olio.

 


 

BIOGRAFIA DI JAN VAN EYCK

Poche sono le notizie sicure sulla vita di Jan Van Eyck, la sua nascita è tra il 1390 e il 1400 forse a Maaseik, nella provincia fiamminga del Limburgo belga, allora parte del ducato di Borgogna.


Jan Van Eyck viene introdotto nel mondo della pittura probabilmente dal fratello maggiore Hubert, morto nel 1426.

La prima attività documentata di Van Eyck si svolge all’Aja intorno al 1422. Si forma inizialmente come miniaturista (decoratore di manoscritti) e ciò influenzerà notevolmente la sua opera determinando quell’attenzione al particolare e al dettaglio che la caratterizza.
All’Aja lavora per Giovanni lo spietato (Jean III de Bavière Hainaut), duca d’Olanda e nipote dell’imperatore Lodovico il Bavaro, per il quale decora parti del suo palazzo e realizza alcuni fogli per il manoscritto Ore di Torino-Milano.


Dal 1425, dopo la morte di Giovanni di Baviera, Van Eyck va a lavorare alla corte del duca di Borgogna Filippo il buono e diventa l’artista di corte, stabilendosi a Lille fino al 1428.
Svolge anche missioni diplomatiche per conto del duca che lo portano a viaggiare per l’Europa e probabilmente anche in Terrasanta. Tra le più importanti vi è quella in Portogallo, a Lisbona (nel 1428), per concordare le nozze tra il duca e Isabella del Portogallo, occasione in cui fece anche un ritratto di Isabella, oggi andato perduto.


Durante i suoi viaggi ha modo di entrare in contatto con altri artisti della sua epoca, come Robert Campin, di una quindicina d’anni più anziano, e Roger Van der Weyden, della sua stessa generazione.


Nel 1432 si stabilisce a Bruges, nuova sede della corte del duca di Borgogna, dove acquista casa.
Probabilmente in quello stesso anno si sposa con Margaretha, ritratta nel celebre dipinto Ritratto di Margaretha Van Eyck.
Dal 1432 l’artista inizia a firmare e datare le sue opere, segno che si sente affermato e riconosciuto nel proprio ruolo di pittore. Oltre a firmare le proprie opere Jan Van Eyck spesso appone un proprio motto personale, a imitazione dei nobili, il famoso Als ich can = Meglio che posso.


Nel 1441 muore a Bruges, i suoi funerali si svolgono nella chiesa di Saint-Donatien (che andrà distrutta nell’800) nel cui chiostro viene sepolto.



 

CARATTERISTICHE DELLA TECNICA DI VAN EYCK

Van Eyck, accanto alle tradizionali tempere e ai colori di colla animale, fa ampio uso di leganti oleosi che permettono di applicare il colore a strati sottili stesi uno sopra l'altro partendo da una base chiara e luminosa: è la tecnica della pittura ad olio.


Egli sceglie questo procedimento perché l’olio, soprattutto l’olio di lino, od anche l’olio estratto dalle noci, mescolato con il colore e diluito risulta luminoso, trasparente e si può stendere strato sopra strato rendendo il colore più brillante. Inoltre, la lenta essicazione dei colori, che ne consegue, permette di ampliare la gamma cromatica consentendo svariate sfumature.


Jan Van Eyck, per questa sua tecnica, viene indicato da Giorgio Vasari come l’inventore della pittura ad olio, in realtà la tecnica ad olio esisteva già dai tempi antichi:

Fu una bellissima invenzione ed una gran commodità all’arte della pittura il trovare il colorito a olio, di che fu primo inventore in Fiandra Giovanni da Bruggia, il quale mandò la tavola a Napoli al re Alfonso et al duca d’Urbino Federico II la stufa sua

Tuttavia, si può affermare che pur non essendo stato l’ideatore della pittura ad olio è però vero che è grazie a Van Eyck se, attraverso varie sperimentazioni di impasti oleo-resinosi, questa tecnica si perfezionata e diventa popolare, infatti questo tipo di procedimento rapidamente si afferma e si diffonde prima tra i pittori fiamminghi e poi in tutta Europa.



 

CARATTERISTICHE DELLO STILE DI VAN EYCK

Gli aspetti stilistici più rilevanti dell’arte di Van Eyck possono essere sintetizzati in 5 punti:

  • l'importanza data al particolare rispetto all'insieme. Il suo realismo si basa sulla ricerca lenticolare del dettaglio per rendere con minuzia di particolari ogni aspetto della realtà;
  • nei ritratti non vi è l’idealizzazione e la ricerca dell’abbellimento ma Van Eyck privilegia piuttosto la verosimiglianza, la riproduzione fedele e particolareggiata dell’effigiato, dove rughe, difetti, inestetismi vengono resi con evidenza;
  • la grande attenzione per la luce che si diffonde, si riflette, penetra dai vetri e dalle superfici trasparenti;
  • l’altissima qualità pittorica e la perfezione formale;
  • l’immobilità dei personaggi che cristallizza la scena.


Nella produzione pittorica di Van Eyck vi è interdipendenza tra tecnica e stile, nel senso che la rappresentazione della realtà indagata analiticamente attraverso l’attenzione per i minimi particolari, caratteristica di Van Eyck, è resa possibile grazie all’espediente tecnico della pittura ad olio che permette all’artista un’esecuzione pittorica in cui le forme vengono determinate con la stesura di strati sottili e liquidi di colore.


 

LA PRODUZIONE ARTISTICA

Van Eyck realizza i suoi lavori più celebri nel periodo di Bruges, dividendosi tra lavori di Corte e incarichi da parte di ricchi committenti che provengono dalla borghesia mercantile e bancaria.


La sua produzione riguarda sia scene sacre che laiche, in cui sia la rappresentazione di ambienti interni e dei paesaggi, sia delle figure umane viene resa con estrema minuzia.


Attualizza i testi sacri inserendoli in ambientazioni moderne.


Nei ritratti presta grande attenzione alla caratterizzazione psicologica unitamente a quella fisiognomica. Introduce inoltre la novità della posizione a tre quarti del soggetto.


Il suo interesse per il monocromo si manifesta in alcune opere in cui l’artista realizza figure che sembrano statue (vedi per esempio l’opera Annunciazione Thyssen).




 

I SEGUACI

Le novità tecniche introdotte da Van Eyck verranno portate avanti da tanti artisti e molte opere risentiranno dell’influsso del pittore fiammingo.


Due esempi:

  • In Italia in particolare Antonello da Messina utilizzerà la pittura ad olio ed eseguirà ritratti in cui l’introspezione psicologica prevarrà.
  • Nell’opera Las Meninas di Velazquez vi è replicata invece la novità dello specchio che riflette la scena e che rende lo spettatore partecipe quasi fosse presente nella stanza.

 

ELENCO DELLE OPERE

  • Miniature delle Ore di Torino-Milano, 1422 ca., su pergamena;
  • Madonna della chiesa (1425-1430), custodito nella Gemäldegalerie di Berlino;
  • Le tre Marie al sepolcro, 1426 circa, con presumibilmente Gerusalemme sullo sfondo;
  • Stigmate di San Francesco, realizzato in due versioni nel periodo 1428-1430;
  • Altare di Gand, o Polittico dell’agnello mistico, opera monumentale con 18 grandi scene dipinte terminato nel 1432. Il polittico è stato collocato nella chiesa di San Bavone a Gand;
  • Thymotheos, o Leal Sovvenir, è la prima opera firmata e datata (10 ottobre 1432) da Van Eyck;
  • L’uomo col turbante, presunto autoritratto del 1433. Questo quadro conserva la cornice originale dove si legge la firma di Van Eyck, la data e il motto Meglio che posso;
  • Annunciazione Thyssen, 1433-1435, piccolo dittico monocromo;
  • Madonna col Bambino che legge, o Madonna di Ince Hall, del 1433, conservata presso la National Gallery of Victoria di Melbourne;
  • Ritratto dei coniugi Arnolfini, realizzato nel 1434 probabilmente in occasione del matrimonio della coppia;
  • Annunciazione in chiesa, 1434-1436, forse pannello sinistro di un trittico;
  • Giudizio universale, 1435-1440, dipinto che fa coppia con Crocifissione, appartenenti entrambi forse ad un trittico;
  • Crocifissione, 1435-1440 circa, oggi, insieme al Giudizio Universale, al Metropolitan Museum of Art di New York;
  • Madonna del cancelliere Rolin, biennio 1435-1437;
  • Ritratto di Jan de Leeuw, 1436, la scritta sulla cornice riporta l’artista, la data e l’identità dell’effigiato;
  • Santa Barbara, 1437, dipinto grisaille;
  • Trittico di Dresda, o Madonna col bambino, santa Caterina, san Michele e un donatore, opera di piccole dimensioni del 1437, probabilmente si tratta di un altare portatile;
  • Madonna col bambino, san Donaziano e san Giorgio che presenta il donatore, 1436;
  • Madonna del canonico Van der Paele, biennio 1435-1437;
  • Ritratto di Giovanni Arnolfini, 1438;
  • Madonna della fontana, firmato e datato 1439;
  • Madonna di Lucca, piccolo dipinto databile al 1433-1436;
  • Ritratto di Margaretha Van Eyck, firmata e datata 1439;
  • San Girolamo nello studio, 1442, opera probabilmente rimasta incompleta per la morte del pittore (giugno 1441) e poi completata dai collaboratori della sua bottega.







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ANALISI OPERE DI JAN VAN EYCK




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