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Vita di Henri Gaudier
Henri Gaudier, detto Gaudier-Brzeska, nasce il 4 ottobre del 1891 a Saint-Jean-de-Braye, sobborgo di Orléans in Francia da Germain Gaudier e Marie-Alexandrine Bourgoin. Il padre è falegname e gli insegna a lavorare il legno ed a maneggiare gli strumenti.
Henri Gaudier non fa studi specifici in ambito artistico ma disegna fin da bambino, è autodidatta spinto dalla passione per il disegno.
Frequenta un Istituto tecnico-commerciale ed è uno studente brillante. All’età di 16 anni ottiene una borsa di studio per continuare i suoi studi commerciali prima in Inghilterra e poi in Germania.
Concluso il percorso scolastico si trasferisce nel 1910 a Parigi dove lavora, data la perfetta conoscenza dell’inglese, come traduttore presso la casa editrice Armand Colin.
Frequenta assiduamente la biblioteca Sainte Geneviève, dove incontra Sophie Brzeska, un’aspirante scrittrice polacca, di quasi vent’anni più vecchia di lui, di cui si innamora e che diventa la sua compagna.
A Parigi comincia anche ad interessarsi alla scultura, arte che rappresenta con il disegno i suoi due modi di espressione privilegiati.
L’anno successivo (1911), per evitare il servizio militare, decide di trasferirsi in Inghilterra. Qui viene raggiunto da Sophie; per poter convivere si fanno passare per fratello e sorella.
La coabitazione è burrascosa e segue un periodo di separazione tra i due giovani. Quando si riconciliano Henri decide di unire il cognome di Sophie al suo. Da questo momento firmerà le sue opere come Henri Gaudier-Brzeska.
Le sue realizzazioni vengono notate dal poeta americano Ezra Pound (1885-1972) che diventerà un suo grande ammiratore e sostenitore.
Nonostante le sue convinzioni antimilitariste nel 1914 decide di rientrare in Francia. Considerato un disertore viene arrestato. Riesce ad evadere ed a tornare a Londra dove si presenta al Consolato francese per rientrare in Francia. Il 21 settembre viene arruolato al 129° reggimento di fanteria e mandato prima nella regione Champagne e poi in Picardia.
Il primo gennaio 1915 è nominato caporale e il 21 maggio sergente.
Muore al fronte il 5 giugno 1915, all’età di 23 anni, colpito alla testa durante la battaglia di Artois.
Henri Gaudier-Brzeska è sepolto nel cimitero militare di Neuville-Saint-Vaast (Pas-de-Calais).
Ezra Pound, suo grande estimatore, gli dedica una monografia dal titolo Alla memoria di Gaudier-Brzeska nella quale scrive: Gaudier è insostituibile. Nessuno è in grado di succedergli. Brancusi continua da solo la conquista del marmo.
La carriera artistica
Scultura e disegno sono i suoi due mezzi espressivi privilegiati.
Nel 1910 l’artista produce una serie di disegni preparatori per un progetto scultoreo sul tema della tragedia greca di Prometeo, dal titolo Prométhée entouré d’Océanides. Sono disegni a carboncino e gesso rosso che segnano l’inizio di una ricerca plastica a cui dedica buona parte della sua breve vita.
Tra il 1911 e il 1914 la sua produzione artistica è inizialmente influenzata da Auguste Rodin, di cui riprende la forza espressiva. Anche la scultura primitiva che egli scopre durante le sue frequenti visite al British Museum e al Victoria and Albert Museum sarà determinante per la sua produzione artistica.
Nel tempo la sua opera tende sempre più verso l’astrazione realizzando una sintesi tra cubismo e primitivismo.
Quando entra in contatto con Jacob Epstein e Costantin Brancusi diviene un seguace del taglio diretto, scolpisce direttamente il marmo o la pietra.
Il 1913 è l’anno che segna la sua partecipazione attiva al movimento artistico del Vorticismo di Wyndham Lewis, una variante britannica del futurismo, in cui Henri si afferma subito come figura di spicco. Utilizza elementi geometrici per rendere le forme naturali attraverso sculture che esprimono rigore geometrico e morbidezza delle linee.
La produzione artistica di Gaudier-Brzeska è composta da ritratti, nudi, soggetti animali, paesaggi e opere astratte.
Anche mentre è al fronte continua a scolpire e disegnare, dalla trincea di Craonne scrive numerose lettere e manda due disegni, Un de nos obus explosant e Mitrailleuse en action, gli ultimi realizzati dall’artista conservati oggi al Centro Pompidou di Parigi.
Complessivamente produce diverse migliaia di disegni e più di 100 sculture, la maggior parte delle quali è conservata nelle collezioni dei principali musei del mondo, a Londra, Cambridge, Chicago, New York, Parigi, e Orléans.
Henri Gaudier-Brzeska contribuisce significativamente allo sviluppo di un linguaggio scultoreo radicalmente nuovo che segna la rinascita della scultura all'inizio del XX secolo.
Alcune opere di Henri Gaudier-Brzeska
Sophie Brzeska – 1913 – (Tate Gallery Londra) - Ritratto della compagna di Henri Gautier, spesso modella e musa ispiratrice delle sue opere. Questo dipinto è realizzato tre anni dopo il loro primo incontro. E’ un pastello in cui prevalgono i colori forti e vividi, ispirati dalla pittura giapponese, dai tappeti tibetani e dai disegni di balletto russo che all’epoca costituivano l’ambito di maggiore interesse per Henri Gaudier. Probabilmente anche le opere di Paul Gauguin e John Duncan Fergusson, che Gaudier conosceva bene, hanno contribuito a creare questa ricca tavolozza di colori.
Danseuse en pierre rouge - 1913 – (Tate Gallery Londra) – Questa scultura è una delle sue opere più significative, la figura scolpita su arenaria rossa esprime l’intensità e l’eleganza del corpo preso in movimento durante la danza. La figura esprime grande energia. La danzatrice è colta in un momento di torsione del corpo, sono riconoscibili gli elementi geometrici del triangolo e del cerchio impressi sul viso e sul seno della danzatrice, le linee sono pulite e la superfice liscia.
Oiseau avalant un poisson - 1914 – (Centre Pompidou Parigi) - La scultura rappresenta un uccello intento a catturare un pesce, colto nel momento in cui lo ingoia.In quest’opera Henri Gaudier-Brzeska vuole cogliere l’aspetto selvaggio e predatore degli animali rappresentando il pesce conficcato nella bocca dell’uccello, il cui corpo risulta dilatato dallo sforzo. E’ un esempio di arte vorticista che rivela la crescente “primitivizzazione” e sintesi delle forme ricercata dall’artista, infatti rispetto alle opere precedenti la fisionomia dei due animali, dell’uccello in particolare è sempre più orientata alla sua proiezione in forme geometriche. Si possono distinguere il cerchio con cui viene rappresentata la testa e il corpo rappresentato attraverso il triangolo, giustapposti e sovrapposti per rappresentare la dinamicità e il movimento.
Vorticismo
Il vorticismo è un movimento artistico d’avanguardia nato in Inghilterra, a Londra, nel 1913 per iniziativa di Percy Wyndham Lewis .
Il movimento si avvicina al cubismo e al futurismo ponendosi come obiettivo la ricerca di una forma pura che esprima energia esplosiva e dinamismo come in un vortice. Da qui il nome Vortex, vorticismo, suggerito da Ezra Pound, sostenitore del movimento.
Le opere del movimento esaltano le forme ridotte e geometrizzate, enfatizzano le linee e utilizzano violente contrapposizioni cromatiche. Gli artisti del movimento inneggiano al progresso ma nello stesso tempo sono rivolti al primitivismo, alla scultura arcaica.
Fecero parte del vorticismo gli artisti: Percy Wyndham Lewis, Christopher Richard Wynne Nevinson, Jacob Epstein e Henri Gaudier-Brzeska.
I vorticisti avevano una propria rivista Blast in cui divulgare le proprie idee sull’arte.
A causa della guerra che presto disperse il gruppo di artisti fondatori uscirono solo due numeri della rivista, nel secondo numero vennero pubblicate le riflessioni che Henri Gaudier-Brzeska fece giungere dalla trincea e che costituiscono una sorta di manifesto del vorticismo, era il luglio 1915 e l’artista era già morto da quasi due mesi.
Anche il vorticismo ebbe breve durata (1913/18) ma lasciò un’impronta significativa e importante per gli sviluppi dell’arte scultorea.