Mary Delany artista inglese, le cui meravigliose opere sono una straordinaria combinazione di arte e scienza.
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Vita di Mary Granville Delany
Mary Granville Delany nasce a Coulston nel Wiltshire, il 14 maggio 1700, da una famiglia altolocata ma non ricca. Il padre è il colonnello Bernard Granville, lo zio è George Granville, Barone Lansdowne.
La famiglia decide di trasferirsi a Londra dove Mary, ancora bambina, va a vivere con la zia, Lady Stanley, che non aveva figli. Il proposito è che la giovane venga educata alla vita di Corte per diventare un giorno Damigella d’onore. Mary impara dunque diverse lingue, i modi di Corte, la musica, il ballo, il cucito e il ricamo.
Un cambio di potere nel regno, a seguito della morte della regina Anna, sconvolge però i piani per diventare Dama di compagnia e per Mary la famiglia organizza allora un matrimonio combinato con il molto più anziano Alexander Pendarves, proprietario terriero della Cornovaglia: Mary ha solo 17 anni mentre Alexander ne ha 60.
Otto anni dopo Mary rimane vedova. Non avendo una propria casa, in quanto il marito non aveva aggiornato il testamento a suo favore, Mary si trova costretta ad abitare presso parenti ed amici ed è mentre soggiorna a casa di un’amica in Irlanda nel 1732 che conosce un ecclesiastico irlandese, Patrick Delany, sposato con una ricca vedova.
Undici anni dopo il loro primo incontro egli, rimasto vedovo, chiede a Mary di sposarlo. Nonostante fosse di rango inferiore Mary accetta e nel giugno 1743 i due convolano a nozze e si trasferiscono a Dublino dove Patrick è nominato Decano di Down e Mary si dedica alla botanica, al giardinaggio e alle sue preferite attività artistiche: dipingere, realizzare decorazioni con conchiglie e fare ricami fini.
Nel 1768, dopo 25 anni di matrimonio, Patrick muore.
Mary decide di tornare in Inghilterra e trascorre lunghi periodi a casa della sua amica, Margaret Bentinck, Duchessa di Bulstrode, nel Buckinghamshire.
Nel 1785, alla morte dell’amica Margaret, Giorgio III concede a Mary, ormai ottantacinquenne, un cottage reale a Windsor e una pensione di 300 sterline l’anno fino alla sua morte, avvenuta il 15 aprile del 1788, a Windsor, a 87 anni. Mary Delany lascia una straordinaria eredità di disegni, ricami e lettere.
In St James' Piccadilly una targa commemorativa alla sua memoria reca la scritta: signora di singolare ingegnosità e gentilezza.
La carriera artistica
Il percorso artistico di Delany per diventare artista non è stato semplice ed ella riesce ad affermarsi solo in vecchiaia.
Mary Delany coltiva la sua passione per la botanica, il giardinaggio, il ricamo, il disegno e la pittura fin da giovane ma è soprattutto durante il suo matrimonio con Patrick Delany che riesce ad affinare la sua bravura in questi campi.
Rimasta vedova mette insieme queste sue abilità e in età tarda diventa un’artista creando composizioni note come mosaici di carta (Paper Mosaiks), ovvero, attraverso la tecnica del decoupage, molto in uso all’epoca tra le dame dell’alta società, crea bellissime illustrazioni di esemplari botanici, ricavandole da ritagli di carta-tessuto sottilissimi, da lei stessa colorati in precedenza.
Le sue riproduzioni sono estremamente accurate e molto focalizzate sul dettaglio, artistico e botanico, che ella fa risaltare attraverso l’uso dei colori, le ombreggiature, le gradazioni di colore e le sfumature tono su tono con cui riesce a cogliere un particolare effetto di luce.
Spesso lo sfondo è nero, l’idea le viene un giorno in cui un petalo rosso di geranio cade sulla scrivania di ebano, colpita dal contrasto dei colori rosso e nero pensò di riprodurlo nelle sue creazioni.
La tecnica
Mary per anni continua a perfezionare la sua tecnica: sulla parte superiore del suo modello di petalo in genere incolla una moltitudine di tagli più piccoli per creare sfumature, profondità e ombreggiature, che poi ritocca con l'acquerello. Un solo fiore può facilmente contenere più di 200 pezzi di carta, i piccoli pezzi di carta vengono attaccati allo sfondo con una pasta di farina e acqua, o con albumi.
La sua opera è, più che una semplice descrizione botanica, una ritrattistica floreale, progettata per esaltare l’estetica di una pianta o di un fiore. Di conseguenza le foglie disordinate e petali cadenti vengono eliminati e gli stami sono accesi da un colore quasi allucinatorio, in questo modo sembra che il soggetto floreale trascenda il naturalismo per esistere come pura forma.
Flora delanica
Quando si sparge la voce della sua abilità, gli amici iniziano a inviare esemplari botanici da tutto il mondo in modo che Mary possa catturarli nelle sue creazioni. Botanici come George Dionysius Ehret, Joseph Banks e Daniel Solander si affidano alle accurate creazioni di Mary per il proprio lavoro sicuri di potere, come afferma Banks: “descrivere botanicamente qualsiasi pianta senza il minimo timore di commettere un errore”.
Mary lavora intensamente al progetto mosaici di carta a partire dall'età di 70 anni, fino agli 88, quando problemi alla vista le impediscono di proseguire. Durante questo tempo, Mary realizza ben 985 fiori di carta, che considerati dei veri e propri erbari sono stati raccolti in dieci album, denominati in suo onore Flora Delanica.
Ogni collage include un'etichetta con i nomi di Linneo (nome botanico) e comuni della pianta e il suo monogramma MD e sul retro di ogni opera, Delany annota la data e il luogo in cui è stato creato il collage, il nome del donatore dell'esemplare e il numero di collezione.
I collage di Delany sono ora nel Department of Prints and Drawings del British Museum, lasciati in eredità nel 1897 dalla pronipote di Delany, Augusta Hall, baronessa Llanover.