ANALISI DIPINTO
La Canestra di frutta è uno dei capolavori del giovane Michelangelo Merisi, commissionata dal cardinal Del Monte per essere regalata al cardinale Federico Borromeo e poi donato da questi all’Ambrosiana.
È l’unica natura morta a sé stante nella produzione di Caravaggio.
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Descrizione
Vi è rappresentato un canestro di vimini contenente frutti e foglie.
Lo sfondo è neutro e compatto ed il canestro si appoggia su una linea di colore più scuro.
La composizione viene riprodotta con estremo realismo, l’intento è quello di riprodurre esattamente ciò che il pittore vede, per questo motivo viene fatta una minuziosa rappresentazione dei particolari, per es.:
- Il buco sulla buccia della mela;
- La foglia accartocciata sulla destra;
Risalta subito in quest’opera la particolare attenzione al rapporto tra luce ed ombra in base al quale vi è una scansione dei piani visivi:
- La luce proviene dalla parte sinistra del dipinto e attraverso la rappresentazione rigogliosa e luminosa di foglie e frutti;
- La parte in ombra, la parte destra, viene rappresentata attraverso il colore scuro, quasi nero delle foglie e della parte inferiore del cesto che appare in posizione precaria.
Caravaggio rappresenta dunque attraverso luce e ombra:
- Origine della vita a sinistra
- e fine della vita a destra.
Messaggio allegorico
Il dipinto nel suo accostare frutti freschi a frutti molto maturi ed anche bacati, foglie rigogliose a foglie secche che stanno per accartocciarsi, rivela significati allegorici legati allo scorrere inesorabile del tempo, riferibili a:
- Memento mori = ricordati che devi morire - moniti relativi alla caducità e alla transitorietà della vita terrena;
- Vanitas – moniti sul carattere effimero e inconsistente dei beni materiali e della fugacità della bellezza;
- La necessità di vivere secondo una morale ineccepibile, senza perdersi in vizi e in cose materiali.
Vanitas
Il termine latino vanitas significa vacuità, nel senso di caducità e transitorietà della vita terrena e di conseguenza il carattere effimero di alcuni valori a cui gli uomini danno grande importanza:
- dei beni materiali;
- del potere;
- della bellezza;
Alcuni pittori, soprattutto a partire dal Seicento, con l'intento doi trasmettere messaggi di valore morale, rappresentano questo concetto nelle loro opere attraverso vari attributi, quali: il teschio, la clessidra, l'orologio, la candela, gli strumenti musicali, la frutta matura, gli ori, le bolle di sapone, lo specchio ecc.
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Simboli
Il dipinto è ricco di simbologie sacre, a volte positive, a volte negative, rivelate attraverso i vari frutti presenti nella canestra.
Tra i simboli positivi ci sono:
- Uva – rappresenta l’eucarestia e la salvezza perché con l’uva si fa il vino, simbolo del sangue di Cristo salvatore degli uomini;
- Pera – essendo un frutto molto dolce simboleggia la bontà divina ma anche Venere, quindi l’amore, per la sua forma che ricorda le forme femminili;
- Pesca – rappresenta la Trinità in quanto composta da polpa, nocciolo e seme;
Tra i simboli negativi invece ci sono:
- Mela – è il frutto proibito mangiato da Adamo ed Eva. Il fatto che sia bacata non è casuale ma vuole sottolineare il peccato originale.
- Fico – anch’esso è legato al peccato originale in quanto in base alla Genesi (3, 1-7) Adamo ed Eva si fecero indumenti intrecciando delle foglie di fico.