NOTIZIE E CURIOSITA'


- FIRENZE – Lo scorpione di Elisabetta Gonzaga

Ritratto di Elisabetta Gonzaga dipinto di Raffaello
Ritratto di Elisabetta Gonzaga
Raffaello Sanzio, 1500-1506, olio su tavola

Ritratto di Elisabetta Gonzaga, duchessa di Urbino, dipinto da Raffaello Sanzio nei primissimi anni del Cinquecento e oggi conservato alla Galleria degli Uffizi di Firenze.
La fronte della Duchessa è ornata da uno scorpione-gioiello, legato ad un cordoncino che le cinge il capo. Lo scorpione che tiene tra le chele una gemma quadrata, tagliata a tavola, era forse una sorta di talismano dal valore scaramantico, forse contro la sterilità.
Elisabetta, moglie infelice di Guidobaldo da Montefeltro, signore di Urbino, a cui era andata in sposa sedicenne, viene descritta da Baldassarre Castiglione, nella sua opera Il Cortegiano, come una delle più colte e raffinate nobildonne dell'epoca. Grande amante delle lettere e delle arti era dotata inoltre di una tagliente eloquenza. Tra i tanti significati attribuiti al gioiello vi è dunque anche quello che vede lo scorpione quale simbolo della sua capacità dialettica, sottolineata dal diamante fra le zampette che, con il linguaggio delle gemme, rappresenta l’acutezza pungente della dote oratoria di Elisabetta.

 



- MILANO – Il sarcofago di Spitzmaus e altri tesori

foto del Sarcofago di Spitzmaus
Sarcofago di un toporagno c. IV sec. a.C legno dipinto
"Kunsthistorisches Museum Wien"

Wes Anderson e Juman Malouf, coppia nell’arte e nella vita, sono le menti creative dell’evento espositivo: “Il sarcofago di Spitzmaus e altri tesori” che proveniente da Vienna approderà, ampliato, a Milano, alla Fondazione Prada il prossimo 20 settembre.

Anderson, regista cinematografico (tra i suoi films anche Grand Budapest Hotel del 2014), e Malouf, illustratrice e scrittrice hanno selezionato oltre 500 oggetti e opere d’arte esposte in modo da richiamare nel visitatore l’idea di trovarsi in una enorme wunderkammer (camera delle meraviglie) dove ammirare i più svariati e preziosi oggetti e suppellettili da collezionismo.

Sarà come aprire uno scrigno pieno di tesori, un approccio fuori dai canoni tradizionali e accademici con nessuna gerarchia nella disposizione degli oggetti. L’obiettivo è di riuscire a rappresentare il significato insito nell’atto del collezionare, presentando le opere in vari raggruppamenti: l’insieme di oggetti dal colore verde, la stanza piena di ritratti di bambini, le miniature, gli strumenti di misurazione del tempo, le scatole, gli oggetti di legno, i ritratti di nobili e di gente comune, meteoriti e animali.

L’arco temporale del materiale esposto è molto ampio, infatti si va da oggetti risalenti al 3000 a.C. (datazione attribuita ad un bracciale di perle in faience egizia del Kunsthistorisches Museum) fino ad arrivare quasi ai giorni nostri con tre uova di emù del 2018 provenienti dalla raccolta del Naturhistorisches Museum.

In una teca tutta per sé si potrà ammirare l’oggetto che dà il titolo alla mostra: una scatola di legno egizia che contiene la mummia di un toporagno, è il sarcofago di Spitzmaus (IV secolo a.C.).

 


Per maggiori informazioni visita il sito: www.fondazioneprada.org



- SETE (Fr) – La mostra che invita a viaggiare

Cartellone pubblicitario della mostra di Marquet a Sète: Marquet, la mediterranée, d'une rive à l"autre
Cartellone pubblicitario della mostra di Marquet a Sète:
"Marquet, la mediterranée, d'une rive à l"autre"

A spasso per il Midi francese capita di imbattersi in una mostra dedicata a Marquet. Chi è Marquet?

Grande amico di Matisse, Albert Marquet (1875-1947) aderisce in un primo periodo al movimento fauvista per poi prenderne le distanze e diventare un grande paesaggista, dal tratto molto personale e libero da ogni etichetta.

Appassionato viaggiatore Marquet riporta nelle sue opere le impressioni visive ed emotive suscitate dai luoghi in cui soggiorna, scegliendo come soggetti dei suoi quadri le rive del mediterraneo, in particolare i paesaggi marini e portuali della Francia, Italia, Marocco, Spagna, Algeria, Tunisia.

La mostra "Marquet, la mediterranée, d'une rive à l'autre" - 29 giugno/30 Novembre 2019 - al Museo Paul Valéry di Sète, illustra con 80 opere realizzate da Marquet tra il 1908 e il 1940 l'itinerario geografico percorso dall'artista durante sette dei suoi viaggi lungo i litorali mediterranei. Una mostra che si dispiega come fosse un diario di viaggio e che permette al visitatore di scoprire attraverso gli occhi di questo artista, viaggiatore insaziabile e curioso, le atmosfere portuali, le diverse sfumature dei paesaggi mediterranei, le differenti nuances luminose che si riflettono sulla superficie marina, la vita sociale dell'epoca nelle località turistiche.

 


Per maggiori informazioni visita il sito: www.museepaulvalery-sete.fr/



- MILANO – Preraffaelliti. Amore e desiderio

Particolare dipinto di Millais: Ofelia, 1851
"Ofelia"
di Millais (1851/52): particolare.

Mostre da non perdere: “Preraffaelliti. Amore e desiderio” (Love and Desire) al Palazzo Reale di Milano fino al 6 Ottobre.

Nel 1848, a Londra, alcuni artisti ribelli, giovanissimi, tra i 19 e i 23 anni, crearono la “Pre-Raphaelite Brotherood”, la “Confraternita preraffaellita” nata per liberare la pittura britannica dalle convenzioni formali imposti dalla Royal Academy e dalla dipendenza dai vecchi maestri. La rivoluzione artistica realizzata da questi giovani studenti mirava ad un ritorno alla purezza e alla essenzialità dell’arte medievale ispirandosi ai modelli della produzione artistica antecedente a Raffaello, ritenuta meno artificiosa, più spontanea e aderente alla natura.

Grazie alla collaborazione tra Palazzo Reale di Milano e Tate Gallery di Londra i loro splendidi dipinti sono in mostra al pubblico per la prima volta a Milano.

80 dipinti di 18 artisti preraffaelliti, tra cui alcuni dipinti che raramente escono dal Regno Unito per essere prestati, come l’Ofelia di John Everett Millais, Amore d’apriledi Arthur Hughes, la Lady of Shalott di John William Waterhouse.

Il percorso espositivo è articolato in base a diverse sezioni tematiche che approfondiscono la poetica di questo movimento basata su amore, desiderio, natura, poesia, mito e bellezza.


Per maggiori informazioni visita il sito: www.palazzorealemilano.it/


Per approfondire l'argomento vai al nostro articolo: Analisi opera: Ofelia di John Everett Millais




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