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Arte

Rembrandt

(Leida, 1606 – Amsterdam, 1669)

vita e opere

· Pubblicato · Aggiornato ·

Autoritratto di Rembrandt del 1657
Rembrandt - Autoritratto, 1657, conservato al Kunsthistorischesv Museum di Vienna

Sintesi

Artista: Rembrandt Harmenszoon van Rijn
Professione: Pittore
Data di nascita: 15 luglio 1606
Luogo di nascita: Leida, Paesi Bassi
Data di morte: 4 ottobre 1669
Luogo morte: Amsterdam, Paesi Bassi
Corrente artistica: Classicismo olandese / barocco


Rembrandt Harmenszoon van Rijn è uno dei massimi pittori olandesi e figura di riferimento della pittura europea del Seicento.

 


 

VITA E FORMAZIONE ARTISTICA

Rembrandt nasce a Leida il 15 luglio 1606, figlio di un mugnaio benestante e penultimo di nove figli.


Il mulino della famiglia Rembrandt era situato alle porte della città, sul fiume Reno e da qui deriva la parte del nome Van Rijn che tradotto corrisponde letteralmente a “del Reno”, mentre Harmenszoon significa figlio (zoon) di Harmen (nome del padre), quindi il nome per esteso significa: Rembrandt figlio di Harmen del Reno.


La sua infanzia è agiata, frequenta le migliori scuole che gli danno una solida cultura umanistica.


Nel 1624, dopo gli studi ed una prima formazione artistica presso un modesto pittore della sua città (Jacob Isaaczoon van Swanenburg), va ad Amsterdam a bottega da Pieter Lastman, uno tra i più quotati pittori olandesi di genere “storico”.


Intorno al 1627-1628 Rembrandt ritorna nella città natale e qui, insieme ad un altro giovane e talentuoso pittore, Jan Lievens, apre una propria bottega.


Nel 1632, sciolto il sodalizio con Lievens, si trasferisce ad Amsterdam dove gli viene riconosciuto da subito un grande successo, soprattutto come ritrattista.


Nel 1634 Rembrandt si sposa con Saskia van Uylenburgh, appartenente a una ricca famiglia, diventa cittadino di Amsterdam e membro della gilda di San Luca.


L’anno seguente nasce il suo primo figlio, Rombertus, che muore a due mesi. Anche la seconda figlia, Cornelia, nata tre anni dopo, muore dopo poche settimane di vita. Finalmente nel 1641 nasce il terzogenito, Titus, che sopravvive ma è destinato a morire giovane non ancora trentenne.


Nel 1641 muore per tubercolosi la moglie, per il piccolo Titus viene assunta una balia, Gertje Dircks, che diventa la sua amante di Rembrandt. Questa relazione procurerà all'artista molte complicazioni e si concluderà con un processo a seguito della denuncia da parte della balia per aver rotto la promessa di matrimonio.


In età avanzata l’artista ha una figlia illegittima, Cornelia, dalla propria governante, Hendrickje Stoffels.



 

DECLINO DELL’ARTISTA

Con il tempo aumenta il pessimismo di Rembrandt a seguito dei tanti lutti subiti e per le difficoltà finanziarie.


Dopo la morte della moglie Rembrandt inizia ad avere grossi problemi economici, dovuti all’acquisto di una grande casa e anche a spese eccessive per beni artistici da collezione, che culminano nel 1656 nella bancarotta, tutti i suoi averi, compresa la sua ricca collezione d’oggetti d’arte, finiscono all’asta.


Con il passare degli anni anche la carriera di Rembrandt va in declino. Negli anni Quaranta inizia la sua parabola discendente, le commissioni pubbliche e private cominciano a scarseggiare. Lo stile di vita dell’artista è reputato disdicevole per la buona società, che non gli perdona due avvenimenti:


  • La causa intentata dall’ex balia di Titus, Gertje Dircks, per non aver mantenuto la promessa di matrimonio;
  • La nascita di una figlia illegittima, Cornelia dalla governante e l’accusa di concubinaggio;

fatti che contribuiscono a dare un’immagine dell’artista contraria alla morale e alle convenienze sociali dell’epoca.



 

MORTE DI REMBRANDT

Negli ultimi dieci anni, oltre alle ristrettezze economiche, la vita di Rembrant è funestata da tragici eventi:

  • nel 1663 muore, probabilmente di peste, la compagna Hendrickje Stoffels;
  • l’anno seguente muore anche il figlio Titus.

Cinque anni dopo, il 4 ottobre 1669, all’età di 63 anni, Rembrandt muore in povertà e solitudine ad Amsterdam, fino agli ultimi giorni della sua vita ha continuato a dipingere.

Alla sua morte è considerato sorpassato. Lascia una produzione artistica enorme che tocca quasi tutta la gamma dei soggetti.


Nei secoli a seguire Rembrandt rimane a lungo uno sconosciuto. La sua riscoperta avviene soltanto a partire dalla seconda metà dell’Ottocento.


Oggi Rembrandt è considerato il maggiore pittore del Secolo d’Oro olandese.


 

DIPINTI E AUTORITRATTI

Rembrandt è stato un artista molto prolifico, gli vengono attribuiti con certezza almeno 300 dipinti tra ritrattiautoritrattiscene di genere e scene religiose.


La sua prima opera datata è la “Lapidazione di Santo Stefano” del 1625 in cui Rembrandt rivela il gusto per i soggetti religiosi e allegorici, trasmessogli da Lastman, suo maestro durante gli studi ad Amsterdam.


Nel periodo seguente, nella sua bottega di Leida, produce opere come:

  • "Giuda rende i trenta denari d’argento";
  • un ciclo di sette dipinti dedicati alla Passione, committente il Principe Frederick Hendrick d’Orange.

Ad Amsterdam inizia a dipingere i suoi primi ritratti su commissione, viene particolarmente apprezzato diventando il ritrattista più richiesto sia ad Amsterdam che all’Aja.


Parallelamente ai ritratti continua a dipingere soggetti storici, sacri e mitologici, su tele che progressivamente diventano di grandi dimensioni sino ad avere figure a grandezza naturale.


Il dipinto “Lezione di anatomia del Dottor Tulp” del 1632 è il primo ritratto di gruppo eseguito da Rembrandt che contribuisce a dargli grande celebrità.


Anche il paesaggio diventa un soggetto a cui si dedica, soprattutto con disegni e incisioni.


La moglie Saskia è la modella di molti suoi quadri a partire dall’“Autoritratto con Saskia” del 1635 a cui seguirono molti altri dipinti in cui sia lei che il figlio Titus, interpretano i personaggi, mitologici, storici o biblici, protagonisti delle sue opere.
Le pose dei soggetti spesso sono solenni o malinconiche.


Nei ritratti e autoritratti le figure sono quasi sempre ruotate di tre quarti.


L’"Accecamento di Sansone" del 1636 rappresenta il momento di massima influenza del barocco nei lavori di Rembrandt.


Nel 1642 dipinge quello che è oggi considerato il suo capolavoro: "La ronda di notte". Il dipinto all’epoca suscita aspre critiche perché Rembrandt non assegna, come si faceva usualmente, uguale importanza a tutti i personaggi del ritratto, tenendo conto che ognuno di loro aveva contribuito in parti uguali alle spese per il dipinto.


La serie degli autoritratti (si stima siano: 20 a olio, 26 ad acquarello, 12 disegni e varie incisioni), che coprono un arco di tempo di 40 anni, serve a Rembrandt per studiare le espressioni facciali e gli effetti della luce e dell’ombra e documentano le trasformazioni fisiche dell’artista.


La pittura di Rembrandt cambia gradualmente nel corso degli anni, passando dalla realizzazione di opere in cui il colore appare levigato e steso con accuratezza, a superfici pittoriche su cui il colore viene distribuito con tocchi sovrapposti, a volte steso con la spatola, con una tecnica che va a formare grumi di colore.


 

L’ARTE DI REMBRANDT

Diversamente dalla maggior parte dei pittori dell'epoca, che erano soliti completare la loro formazione artistica facendo viaggi in Italia per studiare arte italiana di prima mano, Rembrandt non è mai andato all'estero ma ha voracemente studiato il lavoro di artisti nordici che avevano vissuto in Italia.


Alla sua formazione contribuisce anche il caravaggismo importato in Olanda da artisti come Terbruggen e Honthorst.


Pur attenendosi alle principali caratteristiche del barocco olandese, Rembrandt ne dà una propria interpretazione, trasformandola e conferendole una profondità espressiva che lo distingue dagli altri interpreti.


Al centro della sua produzione pone l’uomo, con le sue sofferenze e la sua interiorità.


Eccelle nell’uso della luce, in cui si notano le influenze caravaggesche, e nella caratterizzazione psicologica dei suoi personaggi, oltre che nell’accuratezza della descrizione dei costumi e per la resa dei particolari.
La sua pittura presenta improvvise accensioni luminose che mettono in risalto il soggetto rappresentato.


Artista unico nell’utilizzo del chiaroscuro, Rembrandt dimostra un grande gusto scenografico.






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ANALISI OPERE DI REMBRANDT



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